Lello Russo il dj nostalgico............

Lello Russo il dj nostalgico……..

Nato e cresciuto nel cuore di Napoli, Lello Russo è sempre stato affascinato dalla musica. Sin da piccolo, mentre i suoi coetanei preferivano correre per le strade e giocare a calcio, Lello trascorreva i pomeriggi nel negozio di suo padre, Antonio Russo, conosciuto da tutti come "Tonino". Questo negozio, situato nel centro storico della città, era un vero e proprio tempio per gli appassionati di musica, specializzato nella vendita di hi-fi, giradischi ,  musicassette , impianti audio e tanto altro. Per Lello, quel luogo era più di un semplice negozio: era una scuola di vita e il primo passo verso una carriera che lo avrebbe portato a diventare uno dei DJ più apprezzati della sua generazione.

Già all'età di 10 anni, Lello iniziava a sperimentare con la musica, creando le sue prime compilation su musicassette nel negozio di suo padre. Era la musica degli anni '80 che riempiva quelle cassette, con artisti leggendari come ABBA, Barry White, Bee Gees, Boney M., Chic, Donna Summer, Giorgio Moroder e Gloria Gaynor. Quella musica, così diversa da quella di oggi, lo ispirava e lo faceva sognare.

Crescendo, Lello aveva le idee ben chiare  non voleva limitarsi ad ascoltare la musica: voleva crearla, plasmarla e condividerla con gli altri. Inizia così a lavorare come DJ per le feste di amici, portando con sé la sua attrezzatura, composta dai fedelissimi Technics 1200 e dal suo mixer, che chiamava affettuosamente "la sua bambina". Ogni festa era un'opportunità per affinare il suo talento, e ben presto il suo nome iniziò a circolare anche al di fuori della cerchia di amici.

Negli anni '90, Lello sbarca nelle discoteche più iconiche del periodo, come il Metropolis e il My Toy , locali che hanno segnato un'epoca nel sud Italia. Qui, ha l'opportunità di condividere la consolle con talenti del calibro di Claudio Coccoluto, Sasà Capobianco e molti altri. Uno dei momenti più memorabili della sua carriera arriva in una serata al Paradiso di Rimini, quando una mano si poggia sulla sua spalla: era Claudio Cecchetto, che gli disse con un sorriso: "Tu non suoni con le mani, ma con il cuore". Quelle parole, così semplici ma potenti, confermarono a Lello che era sulla strada giusta.

Con il passare degli anni, il mondo della musica è cambiato radicalmente. Il vinile ha lasciato spazio al digitale, e Lello, che si è trasferito in Versilia, continua a suonare nei locali della zona, proponendo la musica che lui stesso produce. Tuttavia, quando gli chiedono cosa pensi della musica di oggi, risponde con un velo di nostalgia. "I tempi del vinile erano altri tempi", dice, "le persone apprezzavano davvero la musica, mentre oggi sembrano più interessate a farsi le foto che a provare emozioni". E non esita a confessare che, se potesse tornare indietro, tornerebbe senza pensarci due volte ai suoi Technics 1200, a mixare Barry White con Donna Summer.

La storia di Lello Russo è quella di un DJ che non ha mai smesso di amare la musica e di cercare di trasmettere quella passione al suo pubblico. Anche in un mondo che cambia, Lello rimane fedele alle sue radici, perché sa che la musica vera, quella che tocca l'anima, non passerà mai di moda.
 

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